Il nostro viaggo attraverso i nuovi media, dopo il QR code, ci porta a conoscere la Realtà Aumentata. Una tecnologia ancora poco conosciuta in Italia ma con enormi potenzialità di sviluppo nel campo dell’editoria e del geomarketing…
Cosa è la Realtà Aumentata?
La Realtà Aumentata è una tecnologia che permette, attraverso il proprio smartphone, di consultare contenuti di qualsiasi tipo sulla base della propria posizione geografica. Inquadrando l’ambiente circostante con la fotocamera, le informazioni si posizionano nello schermo esattamente in sovraimpressione rispetto all’oggetto che descrivono.
La Realtà Aumentata è una tecnologia in qualche modo “parente” del QR code, ma fra le due c’è una differenza importante. Il QR code necessita di un supporto fisico per poter essere stampato: che sia una brochure, un prodotto, ma anche la vetrina di un negozio o un cartello. La Realtà Aumentata invece può veicolare contenuti semplicemente grazie alla geolocalizzazione, senza necessità di supporti fisici. Non è poco!
Le applicazioni di questa tecnologia sono potenzialmente infinite: dovunque ci sia necessità di veicolare contenuti dinamici collegati ad un luogo o ad un edificio. La realtà aumentata è molto efficace quando i contenuti sono oggetto di ricerche empiriche e di prossimità, di un approccio basata sulla “serendipità”. E può fornire approfondimenti su oggetti che noi vediamo ma non conosciamo e sui quali vogliamo sapere di più (“Come si chiama quella bellissima chiesa?”… “Quanto si spende in quel ristorante?”)
Vediamo alcune applicazioni reali, potenziali o in fase di studio…
Community turistiche e sportive
Tam Tam, l’applicazione realizzata da Akama, raccoglie una community di velisti che condividono segnalazioni sui porti e sulle rade, ma anche informazioni turistiche a terra (ristoranti, luoghi di interesse, punti panoramici). Mediante il solo uso del proprio smartphone, ogni utente di Tam Tam può vedere tutti i punti segnalati dagli altri utenti, commentarli, ed aggiungere le proprie segnalazioni.
Basta aprire la app, inquadrare la baia dove si sta ancorando e si vedono i punti di interesse rappresentati da altrettante icone in base al tipo di informazione contenuta: ancoraggi, spiagge, ristoranti o luoghi di interesse storico-naturalistico. Se volete saperne di più, visitate www.solovelatamtam.net. La community, lanciata ad agosto, conta già centinaia e centinaia di utenti registrati!
Questo tipo di soluzione può essere replicata per qualsiasi operatore nel campo di altri sport e attività outdoor: alpinismo o arrampicata, trekking, ciclismo turistico solo per citarne alcuni…
Quotidiani locali
In questi ultimi anni l’editoria, soprattutto quella locale, si interroga senza sosta sulla crisi e sulla necessità di identificare nuove fonti di guadagno integrando l’offerta digitale con quella tradizionale. La realtà aumentata, e in genere le soluzioni basate sul marketing georeferenziato, possono contribuire a costruire una risposta a questa ricerca.
Akama sta sviluppando una applicazione per l’editoria locale che permetta di veicolare sulla realtà aumentata gli inserzionisti del quotidiano. Gli utenti possono così vedere offerte e promozioni attive semplicemente inquadrando la via o la piazza in cui passeggiano.
Una buona integrazione fra la realtà aumentata e la community in questi casi è fondamentale: come sulle altre piattaforme di social network geolocalizzato (vedi p.es. Foursquare) anche la realtà aumentata in questo caso vive e si arricchisce grazie ai giudizi sugli operatori espressi e condivisi dai consumatori.
Editoria tecnica e specializzata
L’editoria tecnica e specializzata, tradizionale o digitale che sia, è uno dei campi che meglio si presta allo sviluppo di soluzioni di realtà aumentata. In moltissimi casi, infatti, le testate o i portali verticali riportano listing completi e dettagliati di luoghi di interesse (che siano negozi, locali o punti di ritrovo). Se la ricerca di questi luoghi risponde alle caratteristiche di serendipità e prossimità, la realtà aumentata può fornire soluzioni utili e divertenti: i locali serali di una città, gli stand di una fiera espositiva di settore, negozi e botteghe del paesino turistico, tutte le strutture ricettive di una località…
La barriera tecnologica d’ingresso, in questi casi, è decisamente bassa; soprattutto perché la Realtà Aumentata può essere sviluppata attingendo le informazioni da database preesistenti.
Conclusioni
Come ho già detto per i QR code, le possibili applicazioni di questa tecnologia sono pressoché infinite e limitate solo dalla creatività della vostra comunicazione.
Ma ricordiamo che la tecnologia non può essere un obiettivo in sé. Cerchiamo piuttosto di identificare e adottare sempre e soltanto il mix di soluzioni tecnologiche veramente utile ai nostri utenti, consumatori o lettori che siano.

