L’uovo di colombo che integra finalmente la comunicazione cartacea e digitale? Solo l’ultimo gadget per fanatici della tecnologia? Oppure semplicemente un nuovo strumento per informare e fidelizzare i propri utenti in mobilità?
In Giappone spopola e nel resto del mondo è diventato uno standard per l’editoria e la pubblicità esterna. Da noi il QR code è solo agli inizi, ma promette bene. Anche perché si basa principalmente sui cellulari e gli italiani, si sa, ne sono avidi utilizzatori.
Cosa è il QR-code
Il QR-code è una sorta di codice a barre, come quello del supermercato. Ma a differenza di quello, che contiene praticamente solo un numero, il QR code può contenere molte più informazioni: l’indirizzo di un video su YouTube; una pagina del vostro sito; un testo o un sms; un biglietto da visita digitale. E per leggerlo basta il telefono.
Ok, bello! Ma come si usa questo codice?
Visto dalla parte del consumatore, per leggere il codice bisogna avere un telefono con un software adatto. Quando si vede un codice, si avvia il software, si inquadra e… basta cliccare per usufruire dei contenuti!
Quindi, per prima cosa devi scaricare il software: apri sul tuo telefono (non sul pc!) il browser per navigare su internet e digita questo indirizzo: www.i-nigma.mobi. Il sito riconoscerà il modello del tuo cellulare e, se supportato, ti chiederà di scaricare e installare il lettore.
Ora sei pronto, avvia il lettore, inquadra il codice qui sotto a sinistra e potrai salvare i recapiti di Akama sulla tua agenda; con quello a destra potrai vedere questo blog sul tuo cellulare.
Visto dalla parte di chi offre i contenuti (editore, azienda o organizzazione). I generatori di codici sono disponibili online. Il migliore che abbiamo provato è questo: zxing.appspot.com/generator.
Una volta generato il codice, bisogna salvare il file immagine (normalmente è un png o jpg) sul proprio pc per consegnarlo al grafico che impagina il prodotto sul quale lo si vuole pubblicare (una brochure, una rivista, un biglietto da visita o un invito).
A che cosa serve?
Diversi settimanali e mensili offrono già da tempo la fruizione di alcuni contenuti a valore aggiunto per arrichire i propri servizi. Se hai acquistato la copia, puoi accedere ai contenuti riservati ai lettori, che altrimenti non potresti vedere. Semplificando al massimo il business model, da una parte il prezzo di copertina copre il costo di produzione del servizio video, dall’altra il giornale cartaceo diventa un mezzo per portare sul sito nuovi utenti (o fidelizzare quelli già esistenti); in ogni caso la crossmedialità crea valore aggiunto alla testata in quanto tale (aumenta il valore del marchio).
Le publicità sulla stampa e in esterna ormai usano in maniera diffusa il codice QR. Inquadrandolo con il lettore si viene veicolati all’interno del sito in cui si trovano contenuti a valore aggiunto, community, concorsi ed altro… Questo esempio ci illustra ulteriori indubbi vantaggi: il tracciamento preciso degli accessi al sito; la facilità e immediatezza con cui ci si può collegare al sito senza dover memorizzare e digitare manualmente un url magari troppo lungo o complesso; un’esperienza utente nuova, dinamica e interattiva, laddove la pubblicità tradizionale utilizzava una modalità più univoca e statica…
Cinque semplici regolette per utilizzarlo al meglio…
Il contenuto deve essere premiante (non per voi… per l’utente!)
Soprattutto finché il meccanismo è nuovo, non costringete l’utente a installare un software aggiuntivo per scaricare… la vostra brochure! Ciò che proponete deve essere in primo luogo un contenuto virale e interessante; oppure un servizio veramente utile.
Non basta la tecnologia per avere appeal, bisogna utilizzarla per offrire qualcosa di più!
Il contenuto deve acquisire valore aggiunto dal mezzo
Avete distribuito un flyer o pubblicato una pubblicità su un giornale: “prenota un evento imminente”, “usufruisci di uno sconto”, “guarda un video in diretta”… Anziché strappare la pagina per conservarla o prendere nota su un foglietto volante, al vostro interlocutore basterà un click del telefono per assicurarsi ciò che offrite.
Mettete in moto il vostro utente in tempo reale, domani avrà qualcos’altro a cui pensare!
Adeguate la tecnologia al vostro target
Questo vale per tutte le soluzioni di comunicazione digitale: prima di usare un mezzo, chiedetevi quale parte della vostra audience lo usa. Molto spesso aziende o organizzazioni tendono ad adottare il livello tecnologico proprio, non quello dei propri interlocutori.
Ascoltate i vostri utenti, e offritegli le innovazioni che migliorano la relazione con voi!
Fatevi promotori dell’innovazione tecnologica
Se l’utilizzo della tecnologia non è un capriccio del vostro direttore tecnico ma è davvero uno strumento per accrescere il valore dei contenuti e delle relazioni, dedicate del tempo a promuovere e facilitare l’adozione della tecnologia.
Fate crescere i vostri utenti insieme a voi, anche se all’inizio saranno riluttanti, a lungo andare vi ringrazieranno!
Prima di partire, datevi degli obiettivi
La tecnologia può servire a diversi obiettivi strategici. Suddividete gli obiettivi in base ai gruppi di stakeholders, interni ed esterni; e perseguiteli con un mix adeguato di soluzioni e strumenti. Cercate misurazioni per calcolare il ritorno dell’investimento.
E ricordate che, nel peggiore dei casi, innovando avrete investito sulla valorizzazione della vostra identità!